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Investimenti in beni strumentali (Nuova Sabatini)
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione, modificata più volte nel tempo dal Ministero dello sviluppo economico, con l’obiettivo di facilitare gli investimenti delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
La Legge di bilancio 2021 – L. n.178 del 30/12/2020 ha semplificato la procedura di erogazione del contributo spettante alle imprese ammesse alla misura agevolativa. È stata infatti estesa la possibilità a tutte le imprese di ottenere il contributo in un’unica erogazione indipendentemente dalla dimensione degli investimenti. Infatti anche per progetti di investimento superiori ad € 200.000,00 verrà riconosciuto il contributo in un unico versamento. La vecchia normativa prevedeva invece che per tali investimenti l’erogazione dovesse avvenire in sei quote annuali pari al 10% nel primo anno, al 20% per i successivi quattro anni e un’ultima tranche pari al restante 10% nel sesto anno.
Soggetti ammissibili:
Micro, Piccole, e Medie imprese che:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
- hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento
- non appartengono ai settori delle attività finanziarie e assicurative, attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione
Spese ammissibili:
- Acquisto di beni che devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
- Gli investimenti devono soddisfare i requisiti di autonomia funzionale, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- Correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
- Importo minimo € 20.000,00 fino ad un massimo di € 4.000.000,00 per singola impresa.
Agevolazione:
- Il contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
Modalità di presentazione:
a sportello, salvo esaurimento fondi.
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