
ZES unica 2025: Conferme e Novità.
6 Febbraio 2025
Le novità del Milleproroghe 2025: approfondimento Transizione 5.0
26 Marzo 2025
Con il “Piano Transizione 5.0” pubblicato in Gazzetta Ufficiale, viene introdotto il Credito d’Imposta Transizione 5.0, a sostegno delle aziende che intendono investire nella doppia transizione ecologica e digitale.
L’agevolazione verrà erogata sottoforma di credito d’imposta in relazione agli investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025, per l’acquisto di beni materiali e immateriali, che rientrano in progetti di innovazione da cui ne consegua una riduzione dei consumi energetici.
Possono usufruire di questo strumento agevolativo tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, senza distinzione relativa alla loro dimensione, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dal regime fiscale.
Sono ammessi gli investimenti riguardanti beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa rientranti negli allegati A e B annessi alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232; le attrezzature oggetto dell’agevolazione devono necessariamente essere interconnesse al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura e tramite le stesse, ne deve conseguire una riduzione sostanziale dei consumi energetici della struttura produttiva cui si riferisce il progetto di innovazione o, in alternativa, dei processi interessati dall’investimento.
Nell’ambito dei progetti di innovazione che concorrono alla formazione della base di calcolo del credito d’imposta, rientrano gli investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, per un importo pari al 120% o al 140% del loro costo, in base alla tipologia di moduli fotovoltaici utilizzati, inclusi gli annessi sistemi di accumulo dell’energia prodotta.
Sono esclusi gli impianti energetici che utilizzano le biomasse.
Sono, altresì, incluse le spese per attività formative finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Le aliquote del credito d’imposta variano in base alla percentuale di riduzione dei consumi energetici stimata, che deve raggiungere almeno il 3%, se riferita all’intera struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale o, in alternativa, il 5% dei consumi energetici se si tiene conto solo dei processi interessati dall’investimento.
Di seguito una tabella riepilogativa delle varie intensità agevolative applicabili in base all’investimento effettuato, aggiornata con le ultime modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025:

Inoltre, sono state ridefinite le maggiorazioni per il fotovoltaico che salgono al 30% per i pannelli fotovoltaici con moduli di tipo a) e fino al 40% e al 50% per i pannelli con moduli di tipo b) e c):
Tipo a) moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5 %;
Tipo b) moduli fotovoltaici con celle, prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5 %;
Tipo c) moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea composti da celle bifacciali ad etero giunzione di silicio o tandem, prodotte nell’Unione europea con un’efficienza di cella almeno pari al 24,0 %.
La differenza sostanziale tra i due piani di transizione in analisi, 4.0 e il nuovo 5.0, riguarda in particolare l’obiettivo che l’agevolazione vuole raggiungere; nel vecchio Piano si voleva far fronte all’urgenza di dotazioni tecnologiche per innalzare il livello innovativo delle imprese, con il nuovo piano agevolativo invece, si vuole incentivare la transizione digitale ed ecologica di pari passo all’evoluzione tecnologica.
Altri aspetti che differiscono riguardano:
- la spesa massima ammissibile, aumentata fino a 50 milioni per anno e per impresa;
- I software, che con la nuova Legge di Bilancio 2025 sono stati esclusi dall’elenco dei beni agevolabili relativo al Piano Industria 4.0 (Allegato B), vengono annoverati tra le categorie di spesa rientranti in questo incentivo, come ad esempio i sistemi che permettono di monitorare i consumi energetici, l’energia autoprodotta o l’efficienza energetica e, se acquistati congiuntamente, vengono ammessi anche i relativi gestionali.
- sarà necessario produrre due certificazioni in relazione alla riduzione dei consumi energetici, la prima in previsione dei risultati conseguibili dagli interventi (ex ante) e la seconda che ne conferma l’avvenuta diminuzione (ex post);
- verranno agevolate anche le spese relative alla formazione del personale, che potrà essere somministrata solo da soggetti esterni individuati da un Decreto attuativo in uscita.
Con la nuova Legge di bilancio 2025 Il credito d’imposta transizione 5.0 diventa cumulabile, in relazione ai medesimi costi ammissibili, con il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica o altre agevolazioni finanziate con fondi europei.
Per l’accesso al beneficio, si dovrà inviare la documentazione prevista in via telematica al Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE).
Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, decorsi cinque giorni dalla regolare trasmissione dell’elenco delle imprese beneficiarie, da parte di GSE all’Agenzia delle Entrate, che avverrà entro la data del 31 dicembre 2025.
Contatta i Nostri consulenti, saranno pronti a seguire l’iter completo della tua istanza.
