
Piano Transizione 5.0: le novità del 2025.
7 Febbraio 2025
La legge di conversione del “Milleproroghe” rimodula il credito l’imposta Transizione 5.0, introducendo novità importanti per le imprese che intendono utilizzare questo strumento agevolativo.
Successivamente alle semplificazioni e alle novità già previste dalla nuova Legge di Bilancio, arrivano nuove modifiche alla normativa che regola il Piano industriale di Transizione 5.0.
Durante il percorso di conversione in legge del Decreto Milleproroghe (decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202), due emendamenti hanno interessato il Credito d’imposta Transizione 5.0, intervenendo sull’ammissibilità dei beni strumentali acquistati anteriormente alla data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione.
Le novità apportate dalle modifiche normative, chiariscono definitivamente e in maniera esplicita l’agevolabilità degli investimenti sostenuti prima della presentazione dell’istanza di accesso al credito d’imposta, purché effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.
Pertanto, un’impresa che presenti istanza oggi può tranquillamente inserire nella domanda di accesso all’incentivo, un investimento avviato e concluso nel 2024
Prima degli ultimi emendamenti che porteranno alla modifica delle norme che regolamentano il Piano Transizione 5.0, era già previsto che le agevolazioni in oggetto venissero applicate agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, ma nulla veniva regolamentato in relazione al momento in cui viene presentata da domanda di accesso agli incentivi, senza meglio specificare se si potessero ritenere ammissibili costi sostenuti per investimenti già conclusi alla data di presentazione.
Citando il testo normativo del Decreto Mimit del 24 luglio 2024, commi 1 e 3, articolo 4:

Da quello che si evince, il legislatore aveva escluso gli investimenti effettuati nel 2024 ma relativi a ordini partiti nel 2023. Quanto agli investimenti scaturiti da ordini inseriti nel 2024 e già conclusi, non vi erano espliciti riferimenti normativi.
Il punto di partenza che ha dato spunto alle modifiche apportate è proprio quest’ ultimo, l’emendamento aggiunge alla parte finale del comma 2 del decreto legge 19 del 2 marzo 2024 la seguente integrazione:

Così facendo le imprese avranno la possibilità di agevolare tutti gli investimenti avviati e già conclusi nel 2024.
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